Cronaca
15 Novembre 2016
Fermati da Carabinieri e Polizia di Stato padre e figlio pregiudicati ritenuti gli autori dei due colpi

Presi i rapinatori di Sabbioncello e Pontegradella

di Redazione | 4 min

Leggi anche

Arrivarono al Big Town con droga e soldi nell’auto

Droga e soldi. È quanto i carabinieri avevano trovato, lo scorso 1° settembre, all'interno della Bmw nera con cui il 42enne Davide Buzzi e il 21enne Lorenzo Piccinini, entrambi senza patente di guida, erano arrivati davanti al bar Big Town di via Bologna con l'intento di chiedere il pizzo a Mauro Di Gaetano, proprietario del locale, prima che quest'ultimo, insieme al padre Giuseppe Di Gaetano, reagisse violentemente alla loro minaccia, uccidendo il primo e ferendo gravemente il secondo

Il runner del lockdown ha scelto il suicidio assistito in Svizzera

“Vi auguro una buona vita, pensatemi ogni tanto, non dimenticatemi, ci sono stato anch'io sui questa terra”. Sono le ultime parole di Ulisse Trombini, divenuto suo malgrado famoso come il runner inseguito e insultato dal vicesindaco di Ferrara durante il lockdown.

Truffavano ‘giocando’ sui sentimenti. Fanno scena muta davanti al giudice

Finiti nei guai dopo la maxi-operazione coordinata dalla Procura di Palermo, che ha portato a scoperchiare un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa estesa in tutta Italia, i due fratelli di nazionalità nigeriana, che nei giorni scorsi sono stati arrestati a Ferrara, hanno scelto la via del silenzio

Contabilità ‘artefatta’ per avere permessi di soggiorno. Trenta stranieri nei guai

È approdato ieri (venerdì 17 maggio) mattina, davanti al giudice Rosalba Cornacchia del tribunale di Ferrara, il processo che vede imputate trenta persone di nazionalità straniera con l'accusa di aver usufruito di falsi permessi di soggiorno per fatti avvenuti tra il 2014 e il 2019 e scoperchiati da una articolata inchiesta eseguita dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza

rapipnatori arrestati 3 Non potevano sperare di farla franca a lungo dopo aver compiuto due rapine, a poche ore di distanza l’una dall’altra, a volto scoperto. Sono stati infatti presi i presunti autori, padre e figlio, dei colpi messi a segno domenica pomeriggio a Sabbioncello San Vittore nel Copparese e lunedì mattina a Pontegradella. Si tratta di due italiani, Alessandro Casaroli di 53 anni e il figlio Manuel di 30 anni, entrambi pregiudicati e in passato già arrestati per reati simili, fra l’altro usciti da non molto tempo dal carcere.

A far convergere le indagini sui due rapinatori fino ad arrivare al loro fermo sono stati i Carabinieri di Copparo e la Polizia di Stato di Ferrara, che hanno iniziato a collaborare nel momento in cui sia i militari che i poliziotti si sono resi conto che erano sulle tracce delle stesse persone. Il modus operandi dei due colpi risultava in effetti molto simile, ma soprattutto si sono rivelate fondamentali le testimonianze delle vittime degli episodi.

A Sabbioncello San Vittore i due erano entrati nel circolo Arci a volto scoperto come normali clienti e, mentre Manuel ha ordinato un caffè al banco, il padre ha chiuso la porta d’ingresso del locale dietro di sé. Dopo il caffé il giovane ha minacciato la barista con un coltello pretendendo i soldi della cassa, circa 200 euro, che lui stesso ha prelevato indossando contemporaneamente un passamontagna. Ma ormai era stato visto bene in volto. Sempre Manuel si è fatto consegnare anche il cellulare della barista mentre il padre Alessandro ha ‘ripulito’ dei portafogli tre avventori pensionati. Infine sono fuggiti a bordo di una Lancia Musa di colore scuro, della quale una delle vittime è riuscito a leggere la targa.

rapinatori arrestati 1A quel punto le ricerche dei carabinieri si sono concentrate sulla Lancia Musa, che non risultava di proprietà dei due indagati, arrivando a intuire chi fossero i possibili autori della rapina e a effettuare quindi anche una perquisizione nella loro residenza a San Pietro in Casale. Le ricerche sono proseguite anche il giorno seguente, quando i militari hanno individuato la vettura nei pressi di un supermercato di Ferrara e, temendo potesse essere un ulteriore obiettivo dei malviventi, hanno fatto convergere sul posto altre pattuglie per tenere d’occhio la situazione. Proprio lì, però, i carabinieri hanno trovato anche gli uomini della squadra mobile della questura che stavano seguendo la stessa pista dopo aver indagato sulla rapina di Pontegradella. A quel punto carabinieri e polizia hanno messo insieme le proprie forze e collaborato fino ad arrivare al fermo dei due uomini.

I poliziotti, come anticipato, stavano indagando sulla rapina ai danni del negozio di frutta di Pontegradella avvenuto alle 7.40 di lunedì. In quell’occasione si era presentato all’interno del locale solo il più anziano dei due, il padre Alessandro, sempre a volto scoperto, che ha minacciato le due titolari con una pistola (che non è stata ritrovata) riuscendo a farsi consegnare 210 euro. La fuga è avvenuta a bordo della stessa Lancia Musa, che è partita da Pontegradella con il portellone del bagagliaio alzato per evitare il riconoscimento della targa. La descrizione dell’uomo e dell’auto, però, secondo lo scambio di informazioni tra carabinieri e questura del giorno precedente, sembravano corrispondere all’episodio di Sabbioncello San Vittore. La ricerca della vettura ha dato esito positivo quando è stata trovata parcheggiata in città sotto l’abitazione di un noto pregiudicato. Così durante l’appostamento, attorno alle 9.30 di ieri, i poliziotti si sono ritrovati insieme ai carabinieri che stavano seguendo le tracce degli stessi due rapinatori. Alle 10.30 si è proceduto infine al fermo di padre e figlio. Addosso ai due sono stati trovati 110 euro, ritenuti la rimanenza delle due rapine, e un coltello, probabilmente lo stesso utilizzato durante il colpo di Sabbioncello.

rapinatori arrestati 2Secondo le ipotesi investigative i due rapinatori – nati rispettivamente a Ferrara e Portomaggiore e residenti in passato nel Copparese – avrebbero utilizzato parte del denaro per l’acquisto e il consumo di stupefacenti. Le foto dei due indagati sono state diffuse alla stampa per permettere il loro eventuale riconoscimento come responsabili di altre rapine compiute nel Ferrarese, per due delle quali le forze dell’ordine starebbero già acquisendo elementi di prova.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com